• I mille scaligeri giunti a Salerno con auto private, una decina di bus, pulmini e voli charter, hanno abbandonato il settore loro riservato alle 22.30, scortati da volanti e Digos. Problemi anche all’aeroporto di Pontecagnano, dove le forze dell’ordine hanno dovuto garantire il ritorno a casa dei due charter.
• Qualche mugugno tra le forze dell’ordine: «Non informati in tempo dell’arrivo anche di tanti veronesi in aereo». Le operazioni di polizia allo stadio sono state coordinate dal questore De Iesu, che ha prima guidato gli agenti dalla cabina del GOS e poi si è unito alla celere ed ai dirigenti del servizio allo stadio. Il piano sicurezza è scattato dal mattino ed a fine partita, intorno alle ore 20.30, quando il primo gruppo di sessanta facinorosi ha cercato di sfondare in tribuna superando il prefiltraggio, la doppia fila di containers ha evitato il peggio. Ci sono state numerose cariche. Prima di alleggerimento, per disperdere le frange oltranziste della tifoseria granata, e poi più decise.
• Sono stati esplosi numerosi lacrimogeni: l’aria intorno la tribuna dello stadio Arechi è stata subito riempita dal fumo acre e tante famiglie che stavano abbandonando lo stadio hanno dovuto rintanarsi in sala stampa. I primi focolai giá nel prepartita. All’a rrivo dei primi bus con a bordo i veronesi, c’è stato un tentativo di contatto alle spalle dei distinti. Sono stati fatti esplodere alcuni petardi ma il servizio d’ordine, con centinaia di agenti, il supporto di un elicottero e di unitá cinofile, ha fatto buon filtro.
• Durante la partita, invece, un petardo lanciato dai distinti aveva stordito il secondo guardalinee, il signor Pegorin, costringendolo a richiamare l’attenzione dei sanitari e dell’a rbitro che ha dovuto sospendere il match per alcuni istanti. Un altro petardo, fatto esplodere tra distinti e curva Sud dopo il gol del vantaggio della Salernitana, ha costretto uno steward al ricovero in ospedale, poi dimesso con una prognosi di alcuni giorni. Poi l’amarezza per la B sfumata ha spinto facinorosi granata a ingaggiare duelli con le forze dell’ordine. Il piazzale di fronte la tribuna e la curva Nord è diventato teatro di scontri e la polizia è dovuta intervenire. In nottata, le immagini dei tafferugli, registrate dall’impianto di videosorveglianza e dalle telecamere della polizia scientifica, sono state passate al setaccio dalla Digos. Non si escludono altre identificazioni.
Oggi allo stadio la conta di eventuali danni nei bagni. Il bilancio, per ora, parla di un cancello di prefiltraggio sfondato al varco 24 e un pilastro dello spogliatoio ospiti danneggiato.
Scontri si sono verificati all’esterno dell’Arechi poco prima le ore 21 e sono proseguiti per circa una mezz’ora. Alcuni facinorosi supporters della Salernitana hanno tentato un assalto ai mille ultras scaligeri ancora presenti nello stadio e ben protetti nel loro settore anche dalle ali di container installati prima del match.
Il gruppo di tifosi granata si sono avvicinati al Settore Curva Nord ma hanno trovato la risposta delle forze dell’ordine che hanno effettuato alcune cariche di alleggerimento e sparato lacrimogeni. Numerosi invece i fumogeni accesi e lanciati contro le forze di polizia, insieme con pietre, aste di bandiere e bombe carta.
Gli ultras scaligeri hanno cominciato il loro deflusso intorno alle ore 22.15.
Alla fine sono stati sei i tifosi fermati dalla polizia nei pressi dello stadio Arechi. Fanno parte del gruppo di una sessantina di ultrà granata che hanno tentato, al termine di Salernitana-Verona, di aggredire i supporter della squadra veneta all'uscita dell'impianto sportivo. Le forze di polizia - dirette sul posto dal questore Antonio De Jesu - sono riuscite a impedire i contatti tra le due tifoserie, anche con il lancio di lacrimogeni. Tre agenti sono rimasti contusi.
Articolo tratto con la collaborazione di www.tifonet.it.